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Pioli
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Non è certo (ce lo auguriamo vivamente) la versione definitiva della Fiorentina di Pioli quella che abbiamo visto ieri a Cagliari, alla prima vera gara ufficiale della stagione. Il clima da Disneyland del post preliminare d'andata in Conference, torneo che come sempre altera i giudizi, aveva lasciato anche fin troppo ottimismo in giro: ecco, il brusco risveglio di Cagliari e la dura realtà della Serie A avranno riportato un po' di realismo in casa viola. 

Quanto è cambiato ad esempio a centrocampo tra affrontare il Polissya e il Cagliari, con ritmi lenti, poche idee e tanti errori. Soprattutto di Ndour, uno su cui potrebbe abbattersi presto una rivisitazione a livello gerarchico, dopo i grandi ‘fasti’ delle altrettanto fuorvianti amichevoli estive. E' bastato un Mandragora qualunque a offrire un po' di razionalità e capacità in più alla Fiorentina nel gestire il pallone. Ma positivo anche l'impatto di Fazzini, che in teoria sarebbe arrivato proprio per fare la mezz'ala offensiva.

Alla Fiorentina comunque manca qualcosa a centrocampo, a livello di titolari: un qualcosa che non lasci alle suggestioni estive il compito di dover trascinare la squadra. E manca ovviamente la condizione ma per quella per fortuna non serve il mercato.


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