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Ivan Zazaroni

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, è intervenuto in diretta al Pentasport di Radio Bruno toccando alcuni temi quali la situazione in casa Fiorentina, e svelando retroscena sulla gestione Pioli.

Sul momento no dei viola

“In primis non bisogna deprimersi, anche se capisco sia la reazione naturale dopo un progetto triennale con Pioli fallito, e adesso ti ritrovi con una società dimezzata e un tecnico nuovo, consapevole dei rischi. Parti da un entusiasmo iniziale e ti trovi con una squadra che ha fatto ridere nelle prime 11, e ora c'è una cappa di negatività attorno alla Fiorentina. Immagino che Vanoli prenderà decisioni radicali nel formare la sua nuova squadra, a partire dalla difesa che è l'anello debole della rosa. Sono situazioni che capitano, penso al Napoli che dopo lo Scudetto è arrivato decimo: io stesso pensavo che la Fiorentina avrebbe fatto bene, perché non era uscito nessuno ed erano arrivati giocatori che forse abbiamo sopravvalutato. Ma Vanoli sa come salvare questa squadra".

Su Pioli

Pioli o Italiano? Preferisco il secondo, lo conosco da vent'anni, so che fame ha e quanto sia attento ai particolari. Italiano è un allenatore moderno anche se pecca in aree come la comunicazione, che comunque viene considerata troppo in relazione a ciò che si vede sul campo. Si dice che ha perso tre finali, va bene, ma al Bologna alla prima occasione ha vinto. Su Pioli sono uscite tante falsità: in primis non ha chiesto nessuna buonuscita, aveva veramente l'intenzione di risollevare la squadra e pensava di riuscirci, non ha mai chiesto un euro in più per rompere il contratto. E non è nemmeno stato accontentato sul mercato dalla società: lui Piccoli non lo voleva, mentre invece avrebbe preso Lindelof e un altro centrocampista. Sono cose che ci stanno nella costruzione di una società”


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