Emendamento stadi: Biti scavalca Renzi a Palazzo Chigi. Il futuro del 'Franchi' è ancora tutto da decifrare

L'edizione odierna de La Nazione riferisce come sugli emendamenti per lo stadio 'Franchi' sia ormai guerra aperta. Rischia infatti di spaccare la maggioranza in Parlamento la guerra fra Pd e Italia Viva sugli emendamenti al decreto Semplificazioni che consentirebbe le ristrutturazioni degli stadi vincolati e, quindi, del Franchi. Si profila un doppio danno politico per il centrosinistra, ma anche e soprattutto per il futuro dello stadio di Firenze se, entro domani sera, non si riuscirà a trovare una convergenza che sinora non c’è.
Questo perché domani sera o, più probabilmente, nella notte, in commissione, si voteranno gli emendamenti al decreto. Per il futuro del 'Franchi' sarebbe fondamentale che la maggioranza ritrovasse l’unità che per ora non c’è. L'ufficio legislativo di Palazzo Chigi sembra intanto aver fatto la sua scelta, che non sembra andare su quello di Italia Viva, portato avanti da Matteo Renzi, bensì su quello del PD, che porta come prima firmataria Caterina Biti.
A Roma hanno infatti dato parere favorevole solo a quest'ultimo perché la norma pone il "rispetto dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione", andando così a legare le mani al Soprintendente ponendo i vincoli sportivi primari rispetto a quelli culturali. L'emendamento del PD prevede anche che le esigenze sportive abbiano il sopravvento anche sui vincoli paesaggistici. Per la Presidenza del consiglio pare l’emendamento di Biti è l'unico che può risolvere i problemi degli stadi italiani e quindi anche quello della Fiorentina.