Senza il cuore del tifo viola per i 100 anni e una situazione grottesca. Ma che questo non diventi una scusa inaccettabile per tutto il resto

Ieri sera si è consumato l'ennesimo atto di un teatrino che a Firenze si trascina da ormai troppi anni. Dal Comune è arrivato finalmente il via libera al nuovo cronoprogramma per il restyling del Franchi, che però ha riservato brutte sorprese alla Fiorentina e a tutti i tifosi viola.
Altri ritardi e 100 anni senza la Fiesole
Altri ritardi, oltre a quelli già accumulati, che fanno slittare parte della ristrutturazione. Nonostante la data di fine al momento rimanga al 2029, la Curva Fiesole non sarà pronta prima del 2027. Il cuore del tifo viola dunque non sarà agibile per i festeggiamenti dei 100 anni della Fiorentina, come inizialmente previsto.
Una situazione al limite del grottesco
Una situazione grottesca che si va ad aggiungere a una tiritera della quale siamo tutti veramente molto, troppo stanchi. Togliere un simbolo come la Curva Fiesole (vecchia o nuova che sia) ai festeggiamenti della squadra della città di Firenze è uno screzio importante, che sicuramente avrà ripercussioni e reazioni.
La reazione amareggiata della Fiorentina
La prima e inevitabile risposta alle parole della Sindaca Funaro (LEGGI QUI) è stata la Fiorentina, che in un comunicato ufficiale sul proprio sito si è detta amareggiata, dispiaciuta e preoccupata per come stanno andando le cose sulla questione stadio (LEGGI QUI). Nella nota si ribadisce anche come l'amarezza sia dovuta al no ricevuto da Commisso per un nuovo Franchi a base privata. Anche se qui, lo sappiamo, il discorso non lo si può riassumere certo in tre righe.
Ma in che senso, direttore?
Che la situazione sarebbe stata questa, almeno a livello di cantiere e di tempistiche generali, lo si sapeva da tempo. Tra i mea culpa e gli attacchi all'arbitro post sconfitta contro il Milan il ds viola Pradè si è lasciato andare anche a un “È una stagione strana, ma solo all'inizio. Quello che succede in campo è figlio dei momenti: abbiamo uno stadio in condizioni pietose, 3 partite fuori casa…". Ecco, sinceramente mettere nel calderone delle ragioni per cui la Fiorentina è ultima in classifica anche la situazione dello stadio ci fa sorridere.
Che non diventi una scusa inaccettabile
In questi anni è successo varie volte che la voce della società, in momenti di estrema difficoltà, si sia fatta sentire solo per questioni esterne al campo come lo stadio. La situazione del Franchi, dopo quanto ha fatto sapere il Comune, è ancora più catastrofica e imbarazzante di prima. Che non diventi una scusa inaccettabile per provare a nascondere sotto il tappeto gli errori macroscopici di una società che, spendendo 90 milioni, si trova la squadra ultima in classifica. E questa, è solo la punta dell'iceberg dell'era Commisso.