Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport-Stadio, ha risposto alle critiche di chi ritenesse il nuovo Franchi non adeguato dal punto di vista estetico: "Siamo a Firenze e la polemica è parte della nostra storia, direi quasi della nostra genetica. Ma è rispettoso della bellezza e del paesaggio di Firenze. E a me piace tanto. Non sovrasta i grandi monumenti simbolici della città. Secondo, valorizza la storia dell’architetto Nervi, quindi la storia della Fiorentina. Terzo è lo stadio più green d’Italia. Il tetto sarà tutto fotovoltaico, ci sarà un piano di recupero al cento per cento delle acque, in un periodo di crisi energetica è doveroso progettare uno stadio quasi autosufficiente, a impatto zero. E, quarto punto, è proprio lo stadio all’inglese, con le curve inclinate, a strapiombo sul campo".

Sui rapporti con Commisso ha dichiarato: "L’ho sentito recentemente. Un paio di volte per messaggio. Ho scritto che lo aspettiamo al più presto a Firenze. Non vedo l’ora di incontrarlo insieme ai progettisti del nuovo stadio, lo studio Arup, che sono gli stessi dello stadio di Monaco e di Pechino. Gli ho scritto tempo fa per esprimere il mio dispiacere per quello striscione con un’immagine offensiva apparso su Ponte Vecchio. Poi, però gli ho mandato la foto della maglietta della Fiorentina regalata a Draghi, lo scorso 23 febbraio".

Capitolo Europei, Nardella vede Firenze all'avanguardia da questo punto di vista: "Noi, con questo stadio, vogliamo essere il più bel biglietto da visita del paese per la candidatura per Italia 2032".


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