Tra conferme sbagliate e ritorni, un punto (o meglio 3) da cui ripartire

Con la fine di questo drammatico 2020 alle porte, anche in casa Fiorentina è l’ora di tirare una linea e fare il bilancio dell’ultimo anno solare. Inutile nascondersi, gli errori sono sicuramente più delle intuizioni, così come i periodi bui sono stati decisamente più lunghi di quelli sereni. In un anno maledetto per il mondo intero, anche la Fiorentina ha dovuto fare il conto con il Covid, con tantissimi giocatori e dirigenti positivi, che fortunatamente hanno superato il virus senza strascichi, non potendo abbracciare il presidente Commisso per molti mesi, confinato negli USA. Un anno iniziato in maniera claudicante, ma con una conclusione da sogno, da cui ripartire per il futuro. Come scrive Calciomercato.com, uno degli errori più grandi della Fiorentina, è stato sicuramente la conferma di Iachini per la stagione in corso, insieme al mancato arrivo di un centravanti nel mercato estivo, che hanno riportato i viola nei bassifondi della classifica. La cessione di Chiesa, l'ultimo giorno di mercato, non rimpiazzata da un giocatore dello stesso livello, poi, ha complicato ulteriormente le cose. Per risollevare la Fiorentina dal quartultimo posto è stato richiamato Cesare Prandelli, condottiero di mille battaglie nel ciclo d’oro durante la presidenza Della Valle. Il tecnico di Orzinuovi ha preso i cocci rotti di una squadra malata, e con grande cura sta cercando di rimettere insieme i pezzi, ma i 5 punti raccolti in 7 partite non sono un risultato certo meraviglioso. Esaltante, però, è stata l’unica vittoria di Prandelli fin qui, ovvero lo 0-3 alla Juventus, che può davvero cambiare l’inerzia della stagione viola