Batistuta a cuore aperto: "Lasciare la Fiorentina fu terribile, solo io capii. Passai da idolo a traditore. Ora i tifosi viola mi amano più di prima"

In un'intervista a cuore aperto, Gabriel Omar Batistuta a distanza di anni ha raccontato il suo difficile addio alla Fiorentina nel 2000, per passare alla Roma. Il retroscena di quel trasferimento e il legame con Firenze, mai forte come adesso. Il racconto della leggenda viola a Grupo Omint.
“La decisione più difficile che ho preso nello sport”
“Sono stato alla Fiorentina 10 anni. Andava tutto bene lì, mi sentivo giovane. Poi a un certo punto mi sono chiesto: che ci faccio qui? E me ne sono andato. È stata una decisione difficilissima, è stato tremendo. Andavo via da casa mia. Ero il re a Firenze, ero qualcuno per la gente, per il popolo. E mi sentivo amato e protetto. Fu duro, e l'ho sofferto. Nello sport è stata la decisione più difficile che ho preso. Fu una decisione coraggiosa, di valore. Perché avevo tutto a Firenze. Solo io ho capito perché stavo facendo quel passo, nessun altro”.
“Da idolo a traditore, ma poi a Firenze hanno capito”
“Cosa potevo avere di più? Mi pesava non essere capito dai fiorentini. Un attimo prima ero un idolo, quello dopo ero una merda. E una cosa che succede a noi atleti. Da idolo di una città intera a traditore. Poi dopo lo capirono. Perché tutti cresciamo. Era una mia necessità. Ho dovuto cercare la mia strada, ma l'hanno capito. Ora torno a Firenze e mi amano più di prima. Hanno visto che quando dovevo prendere una decisione seria l'ho fatto. Il tempo aiuta in questo. Io sono stato fortunato, ma queste cose a 20-25 anni non te le dice nessuno come gestirle".