Dopo l'addio traumatico a Firenze, Veretout racconta lo strappo con il Marsiglia: "E' stato umiliante"
Vi ricordate l'addio di Jordan Veretout alla Fiorentina? Non fu tranquillissimo, con la Curva che lo invitava ad andarsene dopo una stagione disastrosa. Non solo sua ma di tutta la squadra. E poi un ritiro da separato in casa fino alla cessione alla Roma.
L'addio al Marsiglia
Il centrocampista francese oggi veste la maglia dell'Al-Arabi dopo aver salutato, non meno in modo traumatico, il Marsiglia. Alla base dell'addio, come raccontato dallo stesso giocatore, c'è stato l'arrivo in panchina all'OM di De Zerbi. Le sue parole, poi, delineano meglio il tutto.
Le parole di Veretout
“È arrivato un nuovo allenatore con un nuovo progetto, e mi hanno spiegato che non ne avrei fatto parte. Posso capirlo: ogni tecnico ha la propria filosofia. Ma ciò che mi ha ferito è stato il modo in cui tutto è successo. Sono sempre stato un professionista, ho dato tutto per la maglia dell'OM. Finire messo da parte, nel loft, è stato umiliante. È una questione di orgoglio. Capisco il progetto del club, ma non il modo in cui mi hanno fatto fuori. Marsiglia è una città che vive di calcio, qualcosa di incredibile da vivere. Se avessi potuto, sarei rimasto ancora a lungo".


