"L'ingresso di un dirigente esterno significa che la società ammette di aver bisogno di qualcuno. Paratici non verrà a fare lo yes man"
Ernesto Poesio, in collegamento col Pentasport di Radio Bruno, ha commentato la notizia del giorno relativa alla trattativa con Paratici, esternando poi le sue idee in vista di domani.
Su Paratici
“Il possibile ingresso di un dirigente esterno è già una novità importante e un'ammissione definitiva di una situazione che da soli non si riesce a risolvere, non so poi se Goretti deciderà di restare o meno, ma Paratici è una figura d'esperienza e importante, non credo verrà qui a fare lo yes man ma vorrà carta bianca. Non si discosta, però, dall'ambiente di mercato che la Fiorentina ha frequentato negli ultimi anni: non è un elemento di rottura, i procuratori con cui lavora sono noti alla Fiorentina, che li ha conosciuti con Pradè”.
Sulla partita di domani
“Domani Vanoli dovrebbe decidersi a cambiare qualcosa e spostare di più il gioco sugli esterni, una modifica che in realtà ci aspettiamo già da qualche partita. Mi sembra quella la strada più logica da seguire, non so quante altre prove possano servire, il 3-5-2 non è un modulo che si addice in nessun modo a questa squadra e anzi, è diventato un'alibi per chi chiede di andar via. Anche Vanoli che dice che chi vuole, può andar via: ma perché? Non esiste che tu dica che a gennaio chi vuole se ne può andare, perché chi vuole essere ceduto tirerà indietro la gamba ancora di più da qui a gennaio”.



