Sulle pagine dell’edizione odierna de La Repubblica si trova un commento alla lunga intervista a Rocco Commisso pubblicata nella giornata di ieri dal sito ufficiale della Fiorentina.

Di seguito una parte dell’articolo, firmato da Giuseppe Calabrese: “Eh no, il giochino del tira e molla no. Per favore Commisso ci risparmi questo teatrino. Tutto già visto con i Della Valle, e non c’è piaciuto. Firenze merita chiarezza. La sua amarezza, signor Commisso, è comprensibile, ma questo è il calcio e questa è Firenze”.

Continua così Calabrese: “Sarà bene che si abitui perché il Dna di questa città non cambierà mai. E poi, suvvia, che sarà mai uno striscione ironico sul Ponte Vecchio. Sì, d’accordo, uno ci rimane male, ma da qui a mettere tutto in discussione ce ne corre. Anche perché la gran parte della città sta con lei. I tifosi stanno con lei. E allora perché impermalosirsi così? Nel calcio non ci sarà mai nessuno che riuscirà a mettere tutti d’accordo. A Milano criticavano pure il Mourinho del triplete, figuriamoci se non c’è chi mette in discussione una cessione”.

Chiosa finale: “E poi, a dirla tutta, da quando è arrivato a Firenze lei, Commisso, non ha perso occasione per attaccare la Juve, sia sui bilanci che sull’indice di liquidità. Poi però fa affari con loro. Ovvio che qualcuno storca il naso. L’operazione “Vlahovic traditore” ha funzionato, almeno a giudicare dai commenti sui social, ma è l’operazione Juve che si doveva evitare. Lei è in Italia da poco e forse ha sottovalutato l’effetto che questa trattativa avrebbe avuto su una parte di tifosi viola, però chi mastica calcio da più tempo avrebbe dovuto avvertirla degli effetti collaterali".


💬 Commenti