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Durante la prima settimana di ritiro a Moena, Vincenzo Italiano ha lavorato molto sulla condizione atletica dei giocatori della Fiorentina. Il tutto senza mai rinunciare al pallone, con molti esercizi e spiegazioni di quelli che da semplici concetti tattici dovranno presto diventare meccanismi quasi automatici nella manovra e nella gestione del possesso.


Tra i punti fermi della filosofia di Italiano c’è il modulo, quel 4-3-3 da cui il tecnico viola non ha intenzione di separarsi. Questo nonostante gli esterni difensivi, che salvo sorprese saranno Biraghi e Dodô, siano notoriamente più a loro agio nella metà campo avversaria. La difesa a tre con un centrocampo a cinque non è un’idea contemplata da Italiano almeno in partenza, ma chissà che non possa diventarlo magari a gara in corso in alcune situazioni particolari. Ad esempio, quando c’è bisogno di inseguire la rete assediando la difesa avversaria.


Questo sistema sarebbe congeniale a Dodò e Biraghi. Specialmente il capitano viola, ha dimostrato ai tempi dell’Inter di sapersi calare perfettamente nel ruolo di esterno in un ipotetico centrocampo a cinque. Con la possibilità, di conseguenza, di sfruttare la grande capacità di corsa e percorrere tutta la fascia dedicandosi meno alla fase difensiva (in cui molto spesso dimostra qualche limite). Lo stesso Dodô, che ci raccontano essere talvolta un vero e proprio attaccante aggiunto, potrebbe costituire un asso nella manica godendo di maggiore libertà nella spinta offensiva.


A CURA DI TOMMASO MARAZZI






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