Da Fagiolino a... Fagiolino. L'evoluzione auspicata da Pradè stenta ad arrivare. E il centrocampista viene "punzecchiato" da Pioli

In questa pausa Nazionali si è parlato molto di Nicolò Fagioli, un tempo volto azzurro, adesso (per il momento) non più. Il centrocampista viola non sta attraversando un momento felice della sua carriera, dopo alcuni sprazzi di sé fatti vedere nelle prime partite dalla Fiorentina. Poi il ritorno sulle pagine di cronaca dei fatti che lo hanno coinvolto nel caso scommesse e un declino che non si è mai di fatto fermato, o da quale comunque lui non si è mai ripreso.
Le parole di Pioli su Fagioli
Oggi Stefano Pioli ha parlato anche di lui in conferenza stampa: “Nicolò sta bene, ha una buona condizione. E' vero che pensavo di ritagliargli una posizione un po' più da regista, e devo dire che ci tenevo tanto. Poi però alle prime difficoltà lui ci ha creduto un po' meno, quindi è chiaro che gli dovrò cambiare posizione. Non so se giocherà domenica”.
Che vuoi dire mister?
Parole interpretabili quelle dell'allenatore viola, che ha fatto capire come le sue iniziali intenzioni di provarlo nel ruolo di regista sono state disattese dallo stesso giocatore e dal suo comportamento. Da capire se il punzecchio che Pioli ha voluto riservare all'ex Juventus sia uno stimolo o effettivamente un sintomo della poca pazienza ormai rimasta nell'aspettarlo ai suoi livelli.
La previsione di Pradè
“Fagiolino quest'anno diventerà Fagiolone”, aveva detto Daniele Pradè nella conferenza stampa di fine mercato. Ce lo auguriamo tutti, ma la sua previsione al momento è ben lontana dal concretizzarsi.