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Un giocatore della Fiorentina che in questa fase così importante della stagione è chiamato a mostrare di che pasta è fatto è il terzino destro Dodô. Con tutte le giustificazioni dovute al lungo infortunio e il successivo recupero in queste ultime gare giocate, pur essendo poche, il giocatore brasiliano non ha brillato per chissà quale intervento difensivo o grande giocata sia a livello difensivo che d'attacco. Ma la sua esperienza è ritenuta fondamentale dal tecnico Vincenzo Italiano per provare a concludere nel miglior modo possibile l'annata calcistica.

Questione di esperienza

Le ultime gare fanno presupporre che Dodô abbia bisogno di più tempo per tornare a sfrecciare sull'intera fascia di sua competenza come visto in altre occasioni. Italiano ha preferito lui a Kayode per una questione di esperienza sia in finale di Coppa Italia e nella semifinale di andata di Conference League, ma il suo contributo è stato minimo in entrambe le gare. La grinta e la voglia di spaccare il mondo che mette in campo sono encomiabili e apprezzabili, manca soltanto quel qualcosa in più da aggiungere sul campo che potrà arrivare quando il serbatoio sarà pieno. Con poche gare rimaste da giocare c'è però da capire se potrà tornare ad essere in piena forma nel minor tempo possibile oppure nella prossima stagione.

E intanto Kayode scalpita

L'infortunio al ginocchio accusato non è stato da poco, ma Dodô ha fatto di tutto per tornare il prima possibile in campo. Dirigenza e staff tecnico sono convinti che possa tornare ad esprimere tutto il suo potenziale fin da subito. I 18 milioni di euro spesi per lui due estati fa rappresentano una cifra importante nella sua fiducia e l'ex Shaktar Donetsk non vede l'ora di ripagarla totalmente, sia ora che in futuro. C'è però il giovane Kayode che scalpita e in crescita costante: la competizione in quel ruolo rischia di farsi incandescente, resta soltanto da vedere chi ne beneficerà di più tra i due terzini.

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