Commisso: "Mi aspettavo una dura presa di posizione dell'Atalanta contro i razzisti, invece...Ai leader della Fiesole dico di cacciare chi insulta gli altri. Attaccare i meridionali è come attaccare me e i miei collaboratori"

Dopo i fatti di Bergamo (insulti razzisti rivolti a Dalbert) il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, tramite ViolaNation fa trasparire una dura presa di posizione contro i protagonisti di questa vicenda, ma rivolge anche un importante appello alla Curva Fiesole: "Questo tipo di cori sono inaccettabili. Mi aspettavo delle prese di posizioni più forti dopo quello che è accaduto all'interno dello stadio da parte dei dirigenti dell'Atalanta, del proprietario e dello staff tecnici. Invece i commenti più forti sono arrivati dal sindaco di Parma. Ho apprezzato il suo intervento. Io non accetto che questo avvenga a Firenze e spero che loro non accettino questi comportamenti a Bergamo. In generale io non accetto parole di odio, insulti agli avversari da parte dei nostri tifosi. Sono cresciuto in un paese fatto di trasparenza e opportunità. Io sono il tipico esempio del fatto che coloro i quali lavorano duro ottengono risultati. Discriminazione, abusi verbali e cori razzisti non fanno parte del mio vocabolario. Così come non voglio sentire più cori contro le persone deI sud Italia. Io vengo dalla Calabria, Joe Barone è siciliano, Montella viene da Napoli. Attaccare i meridionali è come attaccare noi. Ai leader della Fiesole dico di cacciare fuori i pochi che li fanno".