Seric: "Che colpo Amrabat per la Fiorentina: aveva tante opzioni ma ha scelto Firenze perchè..."

Ovviamente, alla vigilia della sfida di domani contro l'Hellas Verona, uno dei principali temi trattati in casa Fiorentina è Sofyan Amrabat, centrocampista marocchino di proprietà dei veneti ma che al termine di questo campionato si trasferirà a Firenze. Quest'oggi a Radio Bruno ha parlato Anthony Seric, uno degli intermediari che ha curato l'arrivo del centrocampista in Italia la scorsa stagione, che ha raccontato alcuni aneddoti sul numero 34 gialloblu. Queste le sue parole: "Sofyan lo conosco da tanto tempo, la prima volta l’ho vista circa due anni fa in Belgio, ed è stata una mia scommessa. Ho provato a proporlo a varie squadre, poi l’ho portato a Verona ed è andata bene per tutti. Bisogna riconoscere alla Fiorentina il colpo che ha fatto, hanno investito molto, ma sono stati bravi a convincerlo. Quest’anno è tra i tre migliori centrocampisti che ci sono in Italia: al di là dei valori tecnici, anche a livello umano. A gennaio abbiamo trovato l’accordo con la Fiorentina, ma è rimasto a Verona giocando ogni partita al 120%. In lui si vede la voglia e la grinta di arrivare e migliorarsi. È un gioiello e sono veramente felice che sia arrivato a Firenze. Da Dove nasce l'idea di andare alla Fiorentina? Amrabat si è fatto il mercato da solo. A gennaio ci sono state tante società, tra cui il Napoli, che si erano interessate. Lui ha scelto a Firenze per il feeling che si era creato. Sono contento che abbia scelto questa piazza che io conosco bene: ti dà tutto e ti mette in condizione di fare bene per crescere anche come persona. Sono felice. Cosa significa giocare con Baggio? Quando si parla di Baggio si dicono sempre le stesse cose. Io ho smesso di giocare da sette anni, ma chiunque smetta si ricorda sempre i campioni e i fenomeni con cui ha condiviso lo spogliatoi. Di Baggio mi ricordo l’umiltà, una persona che può dare tanto a tutti. Non è un caso che adesso lui non faccia parte del mondo del calcio: il mondo del calcio è cambiato ma ne avrebbe bisogno di queste persone. E’ un uomo vero e una persona splendida. Io sono stato fortunato a giocare con una persona così e devo solo ringraziare il Brescia per avermi dato l’opportunità di giocare con lui. Se Juric ha la Fiorentina nel suo futuro? Dovete chiedere alla Fiorentina. Sono felicissimo per quel che sta facendo perché lo conosco da tanto tempo. Ha fatto la sua strada con alti e bassi. Il lavoro degli allenatori va riconosciuto anche quando i risultati non arrivano, perché da fuori non sappiamo quali pressioni hanno. A inizio stagione tutti davano il Verona come retrocessa, ma sono stati bravi il presidente Setti, il ds D’Amico e soprattutto Juric nel credere in questo progetto. Non so Juric dove andrà o se magari avrà delle difficoltà, ma è un allenatore che farà carriera”.