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Vive a Firenze uno degli indagati nell'inchiesta della procura di Torino che ha portato all’arresto dei capi della curva della Juventus. L’uomo è un cinquantenne, disoccupato, legato ai Drughi. Ieri mattina è stato perquisito da personale della digos. Per lui l'ipotesi di reato è quella di violenza privata. In pratica, secondo le accuse, il suo compito era quello di far rispettare gli ordini dei Drughi sulle gradinate, minacciando o allontanando con la forza le persone che occupavano i posti che erano stati scelti dal gruppo ultrà.


Durante la perquisizione alla casa del tifoso bianconero, sono stati sequestrati alcuni abbonamenti della Juventus destinati alle attività di bagarinaggio, ma anche striscioni da esporre in curva e vecchie tessere del tifoso che erano intestate ad altre persone.

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