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In sala stampa l'allenatore viola Cesare Prandelli ribadisce alcuni concetti, ripartendo da una questione tecnica che riguarda Vlahovic: "Il controllo e la tecnica sono le cose di base ma non solo per Vlahovic, per tutti gli interpreti. Castrovilli? Castro doveva chiudere le giocate sul centrocampista basso e farsi trovare tra le linee nelle nostre manovre ma siamo stati un po’ lenti nel far girare la palla. Come stiamo fisicamente? Abbiamo lavorato parecchio, forse hanno sentito un po’ i carichi, però è chiaro che se si vuole intensità bisogna lavorare molto. Personalità mancante? Diventa una cosa straordinaria quando la squadra ha un’idea di come sviluppare il gioco. Avevamo preparato la partita con Bonaventura e Ribery e dopo un tempo non ne avevamo nessuno dei due. Una volta uscito Franck la squadra ha cominciato ad avere pensieri brutti. Questa squadra nella fragilità non è un gruppo che sa cosa deve fare, ognuno la vive a modo suo. Non siamo stati squadra assolutamente. Se le cose funzionano diventano tutti giocatori di grande sicurezza, quando vanno male iniziano a parlare meno, a non volere il pallone in tante zone di campo. Questa è una squadra di tante potenzialità ma molto fragile. Mancata reazione? L’interpretazione data è stata sbagliata, dovevamo cercare con continuità gli esterni e invece abbiamo dato tanti palloni filtranti, dove non c’era spazio. Però non è un problema di sistema di gioco, è una questione di concetto di squadra".


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