Difficile cambiare abito a questa Fiorentina, ma Vanoli ha le idee chiare. Cosa aspettarsi dal nuovo mister dopo la sosta
La grinta agonistica di Vanoli è la cosa più lampante che il nuovo mister della Fiorentina ha messo in atto domenica contro il Genoa, visto che di tempo materiale per prepararsi tatticamente non ce n'è stato. Il lavoro più importante da fare per questa Fiorentina è senz'altro mentale, ma questa pausa Nazionali di due settimane darà modo al mister di lavorare anche sui fondamentali tattici di una rosa che è molto carente nell'espressione del proprio gioco.
Le scelte di Vanoli
Anche se il concetto di ‘modulo’ nel calcio moderno non piace molto agli allenatori, è la linea guida per categorizzare le preferenze di questi ultimi a seconda di chi schierano in campo. Storicamente, Vanoli predilige la tanto discussa difesa a 3, così a Venezia - squadra che ha portato in Serie A - come a Torino, dove ha dimostrato di avere una difesa piuttosto solida (concedendo meno gol di Bologna e Lazio) ma un attacco non brillante, il cui capocannoniere Adams ha segnato ben 10 reti meno di Kean. Il suo era infatti un 3-5-2 che varia poco da quanto visto fino ad oggi a Firenze, ma con una peculiarità.
La coppia ‘di peso’
Forse per necessità, forse per scelta tecnica, in attacco Vanoli ha sempre prediletto (una volta perso Zapata per infortunio) la doppia punta, e non una soluzione con una mezza-punta. Nell'esperienza granata, i due terminali offensivi erano Sanabria e Adams; in laguna, invece, erano Pojhanpalo e Gytkjaer, entrambi ‘ragazzoni’ di 1.85m. Diventa quindi plausibile un cambio di paradigma verso la doppia punta di peso anche a Firenze, con Kean che potrebbe essere affiancato a Piccoli, o Dzeko, piuttosto che a un brevilineo, come visto fino ad oggi.
…e Gudmundsson?
La domanda sull'islandese quindi sorge spontanea: se Vanoli gioca a due punte, ma non ha spazio per un trequartista, dove gioca Gudmundsson? Ebbene, nel Torino il fantasista con la 10 sulle spalle era Vlasic, che ha spesso e volentieri preso posto proprio nei 3 di centrocampo, affianco a un regista puro come Ricci e un mediano di interdizione come Linetty. La Fiorentina ha sì un regista, quale Nicolussi Caviglia, ma non ha un vero e proprio mediano, ruolo dove Vanoli potrebbe riciclare Mandragora. Nelle partite dove servono più muscoli in mezzo al campo, invece, Gud potrebbe risalire, lasciando spazio a Sohm o Ndour nella linea dei 3 centrocampisti per la loro fisicità.



