Quello che si consumerà (al 99%) tra oggi e lunedì sera sarà uno degli addii più "lunghi" della storia del mercato viola, con protagonista un ragazzo cresciuto a pane e Fiorentina fin da tenerissima età. Ormai non basta più nemmeno nascere imbevuti, pieni zuppi di viola, a partire dalla maglia e dalla carriera del padre, proseguendo con le proprie esperienze calcistiche. Niente, il sogno di Federico Chiesa era quello di giocare nella Juve e il classe '97 ce l'ha messa tutta nell'ultimo anno abbondante per farcelo capire. Un addio in "stile" Bernardeschi, uno che preferì uno squallido certificato per non presentarsi in ritiro rispetto ad un'evoluzione normale della questione. Niente a che vedere con Roberto Baggio dunque, per nessuno dei due, probabilmente anche da un punto di vista calcistico ma soprattutto sotto l'aspetto del comportamento.

"Ora - commenta il Corriere dello Sport-Stadio - alla Fiorentina serve quantomeno un'accoppiata Milik-Callejon per poter ambire in qualche modo ad una complicata qualificazione europea. E se Commisso reinveste tutti i soldi della cessione del Chiesa visto ieri, la sua squadra ci guadagna pure".


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