E' a Firenze solamente da qualche giorno, ma sembra nato a Fiesole e che tifi viola da sempre. Patrick Cutrone non ha portato in dote solamente i gol (siamo ad uno per ora, ma non vuole certo fermarsi qua). E' energia pura quella che mette in campo questo ragazzo nato a Como e cresciuto nel settore giovanile del Milan. Chiede palla, si sbraita, applaude i compagni. Ha l'argento vivo addosso, è sempre in movimento e spesso e volentieri, nella direzione che conta di più. Quella della porta. Dopo sprazzi e barlumi mostrati per due anni da Giovanni Simeone, Firenze si ritrova in casa un calciatore che vede l'area di rigore come un bambino vede la nutella. Patrick non si muove mai a caso e anche quando viene incontro per aiutare la squadra, lo fa sempre in funzione della sua dote migliore: la finalizzazione. La dimostrazione più lampante di tutto ciò è il gol del vantaggio contro l'Atalanta.

Cutrone ha impressionato sin dalla partita contro la Spal per come si è inserito nel gruppo viola. Una squadra sempre più composta da calciatori italiani; e finalmente, ci verrebbe da dire senza offendere nessuno. Dopo il gol di Lirola, il numero 63 della Fiorentina si è riversato in campo esultando in modo quasi "rabbioso" con i compagni e con un Beppe Iachini che in quanto a foga nelle esultanze, supera pure l'ex centravanti del Milan. Insomma, Cutrone è a Firenze da nemmeno una settimana ma sembra che vesta la maglia viola da una vita. E tutto ciò fa ovviamente impazzire i tifosi gigliati. Come evidenziato dallo stesso Cutrone durante la sua conferenza stampa di presentazione, al nuovo centravanti della Fiorentina girano le scatole anche se non segna in allenamento. "Torno a casa arrabbiato anche se non faccio gol nella partitella in famiglia". Per tutti i tifosi viola, ma anche per fidanzata e familiari dunque, speriamo segni il più possibile...

 

 


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