Benedetto Ferrara: "La Fiorentina di Montella e Italiano avevano un'identità, quella di Palladino no. Per eguagliare l'Atalanta servono umiltà, competenza e idee chiare"

Il giornalista sportivo e tifoso viola Benedetto Ferrara ha parlato così a Radio Bruno Toscana: “Una squadra ambiziosa deve avere un'identità di gioco, e la Fiorentina non l'ha avuta. La prima Viola di Montella, quella di Italiano pur con tutti i suoi difetti, sapevano fare gioco e i risultati si sono visti. Allora mi chiedo: c'è la volontà di fare un salto di qualità su questo piano? Le squadre si costruiscono in base a motivazioni tecnico-tattiche, per cui credo che sarà importante chiarire questo aspetto e di conseguenza il futuro dell'allenatore”.
“Umiltà, competenza e idee chiare”
Poi ha aggiunto: “Competenza, idee chiare, obiettivi chiare e calciatori adatti al gioco che si vuole fare. Queste sono componenti fondamentali, poi ovviamente ci sono la fame e lo spirito d'appartenenza. L'Atalanta ci ha messo anni ad arrivare a certi livelli, ma ora è stabilmente lassù e ci rimane vendendo calciatori ma acquistandone altri bravi mantenendo intatto il valore tecnico della squadra. Per fare questo però servono umiltà, uno scouting di alto livello e la capacità di prendere i giocatori giusti, come fecero Pradè e Macia nel 2012”.