Gravina: "Davvero qualcuno pensava che avremmo dovuto perdere a tavolino con Israele? Mondiale è obiettivo fondamentale"

Questo pomeriggio il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Gabriele Gravina, a seguito del consiglio federale odierno ha partecipato ad una conferenza stampa per analizzare i temi trattati in assemblea. Il numero uno del calcio italiano, oltre che all'andamento della gestione Gattuso, è tornato a parlare di Italia-Israele e dei tanti strascichi mediatici che la partita ha avuto.
"Sappiamo quanto i risultati possono influenzare e come possono cambiare se non hai un'ampia rosa di selezionabili. C'è stato un momento di grande difficoltà nella fase finale dell'Europeo con la partita con la Svizzera che e stato il punto più basso del nostro periodo. C'è stato poi un periodo di grande esaltazione, abbiamo vinto dopo tanti anni in Francia, altrettanto è avvenuto con una delle partite più belle dell'era Spalletti contro il Belgio. Abbiamo riconosciuto un momento di grande criticità, ma non dobbiamo dimenticare tutto quello che è avvenuto in quel periodo. Dimentichiamo che la nazionale A e la Under 21 hanno fatto quattro risultati straordinari nelle ultime quattro partite non avendo impatto negativo sul calendario, al contrario di chi ha potuto preparare al meglio la sfida contro di noi".
“Il calendario ci penalizza: rischiamo di vincere 7 partite su 8 e non qualificarci”
Ha anche aggiunto: “C’è stato un evidente disagio di calendario, le avversarie adesso giocano una partita mentre noi ne giochiamo due, la nostra diretta rivale ha potuto preparare la sfida con l'ltalia giocando due partite in trasferta, per noi era la prima partita. Da giugno non hanno più dovuto giocare una trasferta e questo chiaramente rappresenta una disparità di calendario. Ora stiamo lavorando con Gattuso per ridurre delle difficoltà oggettive. Rischiamo di vincere sette partite su otto e non qualificarci, con squadre che fanno un punto e vanno ai playoff. Tutto questo di certo non ci ha aiutato. Non dimentichiamo che in questo torneo abbiamo vinto cinque partite su sei, sembra che abbiamo fatto un disastro solo perché è stata persa una partita”.
“Ma davvero qualcuno pensa che avremmo dovuto consegnare la qualificazione ai playoff ad Israele?”
È tornato anche a parlare di Italia-Israele, e delle tante polemiche delle mesi precedenti: "I disordini non erano annunciati, sono stati causati da soggetti che nulla hanno a che vedere con i ProPal, mi sembrava una gang organizzata solo per distruggere e demolire. lo credo che chi ha detto di non giocare la partita ha detto una grande idiozia. Noi avremmo dovuto perdere la partita, prendere una penalizzazione e mandare Israele al mondiale? Faccio fatica a comprendere questo, noi facciamo calcio e dobbiamo aggregare. L'ambiente e il clima all'interno dello stadio è stato un clima di festa, di gioia e di serenità. Chi ha vinto ha vinto, chi ha perso ha perso e con rapporti sereni con la diriger za israeliana. Sarà stato un segno del destino ma la partita è arrivata pochi giorni dopo la sospensione di un conflitto che sembrava inarrestabile. La scelta è stata quella di demolire la città di Udine, non si possono commentare queste scene. Questa è guerriglia, poi si chiede di non giocare una partita di calcio?.
“Il risultato negativo contro la Norvegia non può offuscare tutto il lavoro fatto”
Ha poi concluso: “Che effetto fa vedere l'Italia ancora in corsa per qualificarsi e vedere Capo Verde già qualificata? È un percorso diverso, ci sono degli equilibri internazionali che vanno rapportati a livello mondiale. Sei sudamericane su 10 si qualificano, il 60% delle sudamericane partecipano ed è una percentuale ben diversa rispetto alle squadre europee che sono le più importanti del mondo. Non ci appartiene l'idea di pessimismo che sarebbe negativo e ci trascinerebbe in un momento di grande negatività. lo vedo lavorare i ragazzi, dal primo minuto del raduno sono con i calciatori e li lascio dopo che lasciano Coverciano. Stiamo tutti insieme come aveva chiesto il commissario tecnico, è un obiettivo fondamentale per il nostro paese. Stiamo portando avanti una progettualità storica nel mondo del calcio e non può essere offuscata, abbiamo ricevuto un premio mondiale per la nostra sezione paralimpica. Non possiamo offuscare tutto questo con una non qualificazione al mondiale, c'è stato un solo risultato negativo contro la Norvegia. C'è una febbre positiva che dà entusiasmo, non daremo la Tachipirina ai nostri giocatori o ai nostri tifosi"