"Il club ha mentito, non mi sono mai rifiutato di entrare". Boulaye Dia ha parlato all'Equipe delle controversie che si sono venute a creare dopo la partita tra la Salernitana e l'Udinese: l'attaccante senegalese è stato messo fuori rosa perché non sarebbe voluto entrare in campo. 

"All'80' l'allenatore mi ha chiesto di andare a riscaldarmi", ha spiegato Dia, "io ho fatto solo un gesto con la testa, non pensavo di entrare perché non mi ero scaldato prima. Lui mi ha visto, mi ha fatto sedere e ha mandato un altro a riscaldarsi. Poi ne abbiamo parlato nello spogliatoio, mi ha detto che doveva restare tra noi invece ha spiattellato tutto in conferenza stampa. Ma io non mi sono mai rifiutato di entrare, ho anche compagni di squadra pronti a testimoniare", ha così proseguito l'attaccante che in estate era stato molto vicino alla Fiorentina.

La Salernitana ha messo Dia fuori rosa. Poi ha depositato un'istanza di arbitrato per chiedere la conferma della sanzione già applicata e una multa aggiuntiva al giocatore. "Il club vuole 20 milioni di euro di risarcimento danni, oltre allo stipendio ridotto del 50% fino a fine stagione", ha continuato Dia, "ho parlato con tutti: allenatore, presidente, squadra, ma non è cambiato nulla. Il club ha presentato una richiesta al tribunale, siamo ancora in fase di processo. Abbiamo minacciato di sporre denuncia e da allora la Salernitana vuole una mediazione. Volevano incolpare me e ora vogliono una mediazione. Sono sotto contratto e non avrei mai voluto questa situazione. La Salernitana ha dato tutto in pasto alla stampa. Ho parlato con il presidente, non sono riuscito nemmeno a spiegarmi, non mi è stata chiesta la mia versione dei fatti".

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