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Joaquin Sanchez è stato una colonna portante del Betis Siviglia, squadra nella quale ha costruito la sua meravigliosa carriera. Ma ha anche dipinto un quandro fantastico con la Fiorentina per un paio di stagioni. 

“Come un elefante nella cristalleria”

La fine però del suo rapporto coi viola è stata davvero turbolenta. C'era da parte sua la voglia di tornare a casa. “Negli ultimi giorni, quando il mio agente Eduardo (Espejo ndr) mi ha detto: ‘Joaquín, questi non ti lasciano andare’, gli ho risposto che avrei parlato con l'allenatore. E l'ho fatto entrando come un elefante in una cristalleria”, ha ammesso il giocatore andaluso.

“Ho afferrato Montella e…”

Una rabbia nei confronti dell'allenatore dell'epoca, Vincenzo Montella, che lo portò a farsi male ad una mano: "L'ho afferrato e ho dato un pugno al muro". Dopo quell'episodio tutto cambiò e ci fu un incontro amichevole tra le parti che si concluse con la fumata bianca della sua cessione al Betis

"Pellegrini allenatore pratico, ma la Fiorentina è la squadra ideale per affrontare il Betis. Conference League coppa 'minore'? Lo Celso mi ha detto che..."
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