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Reginaldo, ex calciatore brasiliano passato anche dalla Fiorentina, ha parlato al Pentasport di Radio Bruno affrontando temi come il futuro di Kean, l'acquisto di Dzeko e il livello della Serie A.

“Penso che per Kean sia un piacere l'interesse di così tante squadre, perché è un giocatore giovane ma è da un po' che gira, e non ha mai trovato continuità come a Firenze. Da calciatore però io penserei che, se la Fiorentina mi volesse tenere io rimarrei. Dopo tutto quello che ha fatto l'anno scorso, anche se arrivano altri giocatori forti quanto lui o anche più forti sarà comunque lui a partire in vantaggio per un posto da titolare. Sicuramente mi fermerei un altro anno, perché se fa bene a Firenze anche l'anno prossimo sicuramente varrà di più. Ogni campionato è diverso, non è detto che altrove faccia così bene: io me la giocherei in casa sapendo a cosa vado incontro, mentre da altre parti c'è una concorrenza da battere e sono i nuovi arrivati che devono lottare per prenderti il posto".

Dzeko è un professionista esemplare, nel calcio di oggi si sa che se uno si allena può giocare anche alle sue età. Se ha scelto Firenze, io credo che lui voglia giocare: poi se sarà in coppia con Kean o come suo vice, sarà da capire, ma io credo che sarà una figura importante anche se fa dieci presenze in meno. Ma comunque possono giocare insieme in un 3-5-2, hanno caratteristiche che si completano a vicenda. Con due attaccanti così, puoi anche permetterti di mettere Gudmundsson come trequartista, un giocatore di qualità assoluta”.

“Quando c'ero io in Serie A era piena di fenomeni, che facevano la differenza: non si è persa la qualità, ma è diventato un calcio più fisico, secondo me è agevolato chi è più forte fisicamente”. 

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