“Siamo questi”. Nell’ammissione di Italiano alla fine della partita tra Fiorentina e Milan, c’è probabilmente il perché di una separazione ormai certa tra il tecnico e il club viola a fine stagione. 

La solita sconfitta e una separazione pacifica

Anche contro i rossoneri partita discreta, intensa, ma farcita dei soliti difetti, dei soliti errori: la solita sconfitta insomma contro le squadre più forti. Italiano, dopo tre anni ha capito di aver fatto il massimo e ha anche probabilmente compreso, che non avrebbe avuto materiale migliore nei prossimi mesi, nelle prossime stagioni. Da qui la decisione, ormai definitiva, di salutare. Sperando magari di vincere qualcosa, con un colpo di coda finale, in una delle due coppe, per non dire in entrambe (Conference in primis). Ma anche un eventuale trofeo non cambierebbe ormai la sua scelta e in fondo anche quella della Fiorentina che non ha provato, con tutte le proprie forze, a trattenerlo, o comunque scegliendo (giustamente) di separarsi senza polemiche, senza conflitti, come accaduto nel passato con altri protagonisti. 

Via Italiano e anche altri?

Via Italiano e via anche Pradè? In questo momento può accadere di tutto. Dopo la scomparsa di Barone la decisione è quella di arrivare in fondo alla stagione, in modo più compatto possibile, e poi di ridisegnare la Fiorentina, anche dal punto di vista societario. Il rapporto del ds viola con Barone era fortissimo, e tutto quello che è accaduto, sicuramente ha pesato anche nello stato d’animo dell’uomo mercato viola. Due le strade: o rimanere (magari con compiti anche maggiori, nel ruolo che era di Barone) nel ricordo di Joe, o terminare un ciclo a fine anno e salutare. Con Burdisso che potrebbe prendere il suo posto. Anche in questo senso conterà molto il parere di Commisso, che appunto ha rimandato ogni scelta. E conterà pure il finale di stagione. Vuole ragionare a freddo Rocco, senza emozioni, come ha sempre fatto in vita sua, per capire in che direzione andare con la sua Fiorentina

Al di là delle belle dichiarazioni di amore, della voglia di continuare, per ogni protagonista arriverà presto il momento delle scelte. Italiano l’ha già fatto, poi toccherà anche ad altri. Una cosa sembra certa, arriverà sicuramente un uomo di fiducia di Rocco dall’America. E Commisso rimarrà molto più tempo a Firenze, per gestire tutto da vicino fino a quando la ‘macchina' Fiorentina non avrà ripreso a camminare, nel modo giusto e con le persone giuste. 

Bonaventura, Belotti e... Italiano: le prime sfide di Pradè e Burdisso ma con un certo ottimismo di fondo
C'è un futuro a stretto giro di posta e ce n'è uno di prospettiva, sul medio termine, che va già studiato e preparato...

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