Lo spunto ci viene da Pepito Rossi che lascia il calcio. Sfortunato, ma che calciatore. Ricorderemo soprattutto quel Fiorentina-Juventus del 20 ottobre 2013 vinto quasi da solo da questo giocatore e qualche altro gol da autentico fenomeno. 

Calciatori, fantasisti, geni. A Firenze ogni volta, ogni proprietà, ne ha avuti almeno uno. Antognoni, poi Baggio, Rui Costa, per carità qualità diverse, ma indiscutibilmente campioni, di quelli che accendevano la fantasia, l’immaginazione della gente. Che facevamo innamorare una città sempre devota ai suoi veri numeri dieci. Poi, negli anni, ne sono arrivati altri. Con meno fortuna, con meno classe, ma che a fiammate accendevano comunque le partite. Miccoli, Jovetic, Ljajic, Mutu, Bernardeschi, Rossi appunto. E ne dimentichiamo sicuramente altri. 

Oggi la Fiorentina, oltre ad un bomber vero, per fare il salto di qualità ha bisogno di un calciatore che inventi, che regali emozioni, che faccia la differenza. Anche da fermo. Poteva esserlo ad esempio Berardi, mai arrivato. Potrebbero esserlo altri. La Roma ha Dybala, per fare un nome. Il dieci manca, da troppo tempo. Al di là dei moduli, del gioco di Italiano, dell’aspetto tattico. Poi se è un nove e mezzo va bene lo stesso, basta che faccia divertire e che ci regali quell’imprevedibilità che a questa Fiorentina manca da troppo tempo.

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