Iniziato male, continuato meglio. Si può riassumere così la prestazione di Godinho, direttore di gara che ieri sera ha fischiato Ferencvaros-Fiorentina. Gli ungheresi iniziano la partita subito facendo sentire il fisico ai giocatori viola, con Civic che interviene due o tre volte duro prima sul malcapitato Nico Gonzalez, per poi cambiare obiettivo su Ikoné all'uscita dal campo dell'argentino. Proprio sul francese arriva una trattenuta evidentissima del bosniaco, che merita finalmente il giallo. Che non arriva. Inspiegabile. 

Milenkovic perde la pazienza e, con la fascia al braccio per l'assenza di Biraghi, chiede spiegazioni. E viene ammonito. Si gira e manda a quel paesello l'arbitro. Rischia, ma sarebbe stato il colmo. Che il capitano possa quantomeno chiedere spiegazioni su una mancata ammonizione, è consentito da regolamento. 

Giusta l'ammonizione per Mandragora, che ferma una ripartenza del Fredi dopo un banale errore di Brekalo. Stesso trattamento meriterebbe Ikonè poco dopo, ma il giallo non arriva. La prima ammonizione per il Ferencvaros arriva per Cissé dopo una sbracciata su Beltran. Manca un giallo anche a Varga per un intervento su Parisi. Niente da segnalare sui due gol, nettamente regolari. 

Ma quale biscotto? Contro il Ferencvaros è stata partita vera e la Fiorentina ne ha sofferto. E da Budapest arrivano le prime notizie su Nico Gonzalez
La Gazzetta dello Sport analizza la partita di ieri tra Fiorentina e Ferencvaros, che ha portato i viola a vincere il gr...

 


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